trexsus
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Mia moglie Clara ha 45 anni, bionda, alta, attraente ed atletica, anche grazie alle sue costanti sedute di allenamento in palestra. Siamo sposati da tre anni e per entrambi si tratta del secondo matrimoni e viviamo a casa di lei. Gradatamente mi ha introdotto in un rapporto di soft bdsm in cui lei assume un ruolo dominante, costringendomi a lunghe erezioni durante i nostri giochini prima di lasciarmi venire. Uno dei suoi giochi preferiti, ad esempio, e dapprima approcciarmi sedendosi sulle mie gambe, strusciandosi e sussurrandomi nelle orecchie. Appena subodora il *** desiderio di scoparla, mi fa spogliare lasciandomi in mutande. Quindi si siede in poltrona e mi comanda mile faccende domestiche, godendo nello schiavizzarmi ed a farmi accettare le sue imposizioni come condizioni per concedermi la gioia del sesso. Tremende posmistero essere le punizioni se rimane scontenta di me per i miei atteggiamenti o comportamenti. Due mesi fa mi ha punito per averle bocciato l'auto contro un muro. "Ora mi aspetto almeno un pomeriggio di shopping a spese tue.Inoltreper una settimana minimo mi dovrai obbedire totalmente ed io potrò fare che cosa voglio di te e di me. Anzi puoi chiamarmi sin d'ora Padrona perchè non hai scelta se vuoi restare con me". Annuì e risposi "agli ordini padrona". Uscimmo e dopo tre ore mi aveva fucilato l'intero massimale mensile della carta di credito per una canotta di cavalli molto sexy, una gonna a tubino nera, un paio di laboutin nere, suola rossa e tacco vertiginosa oltre ad un completino molto sexy nero con perizoma interdentale. Tornando a casa ovviamente a piedi mi fece portare tutte le borse e mi imbarazzava molto incrociare la gente che ci guardava camminare, lei disinvolta davanti ed io goffamente dietro con le sue borse enormi sebbene non pesanti. "che dici sarò sexy con questi nuovi acquisti?" mi chiese maliziosa. "certo padrona come sempre!".Sorridendo Clara chiarì con *** terrore ogni sospetto "tanto lo sai caro che questa settimana te la puoi scordare...non te la meriti!anzi guarda qui dove siamo!" e così dicendo entrò in un sexy shop proprio antistante. La seguì e le sentì chiedere al proprietario una cintura di castita maschile per il suo porcellino, indicandomi e brownieenando l'ilarità dei presenti. Appena preso il pacco lo guardò e verificato il funzionamento mi disse"paga!". Uscimmo nel silenzio assoluto ed arrivammo a casa.mi fece spogliare e preparare tutti i nuovi acquisti in camera. "ora aiutami a fare la doccia".questa operazione era già collaudata e consisteva nello spogliarla, prepararle tutto l'occorrente, aspettarla con l'accappatioglio ed asciugarle gambe e piedi mentre si asciugava i capelli, passando in particolare una crema, nonchè pulire il bagno e lavandino. Terminato il tutto,quella sera, mi portò in stanza dove mi ordinò di aiutarla a vestirsi. Nel solo metterle il perizoma trasecolai per l'eccittazione e questo la divertì molto. "porco che sei vuoi venire vero? Come farai una settimana? Mettimi le calze avanti schiavo!".Introdotte le dita nel collant mi piazzò il piede in faccia mentre lo facevo scorrere lungo la gamba mentre lei prese una catena di ferro dal comodino."ok se vuoi venire oggi te consento cosi almeno il coso ti si sgonfia e posso metterti la cintura di castità. Ma alle mie condizioni ovviamente. Ora mettimi le scarpe in ginocchio."sbavante la vidi salire sui tacchi da 15 appena comprati mentre trionfante mi girava la catena intorno al collo. "vieni vieni schiavo" e mi tirò contro il termosifone a cui chiuse la catena con un lucchetto assicurandosi che la mia testa non potesse estrarsi. Mi passò la sua gonna nuova istruendomi sul mettergliela. Poi si accovacciò su di me, mi legò i polsi dietro la schiena e mi assestò uno schiaffo in pieno volto."porco ti ho detto che una settimana non te la dò e a te interessa solo venire e ti fai legare come un salame pur di poter eiaculare. Porco!"e arrivò un altro schiaffone. "allora adesso ti faccio capire che dovresti preoccuparti di più del *** piacere e stasera te ne stai qui al buio a meditare". In quel momento le suonò il cellulare ed uscì dalla stanza. La sentì confermare di essere pronta e che sarebbe scesa subito. Sentivo un tuffo al cuore chiedendomi chi l'aapettava e dove andava disperandomi nel vederla tornare così sexy. Mi accarezzò dolcemente come se intuisse il *** sconforto e mi disse di aprire la bocca. Lo feci da inerme com'ero e sentì riempirmi la bocca con i suoi collant usati fino a poco prima. "mistero senza macchina per colpa tua e così un *** amico della palestra mi è venuto a prendere. Lo so che ci stai male ma è così schiavetto ***,stasera ti becchi le corna e non è facile accettarle. Imbavaglato così almeno se piangi nessuno ti sentirà"sorrise diabolicamente, spense la luce ed uscì. Quella notte mi sembrò eterna ed effettivamente Clara tornò ubriaca e spettinata alle 530 svenendo sul letto vestita. continua
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trexsus
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cap.2 Non provai nemmeno a rianimarla visto che aveva lasciato addirittura la luce accesa nell'ingresso. Era semplicemente sfatta e potevo sentirne a distanza l'alito alcolico. Fu per me una notte orribile, inmisterne per la ferita che sentivo dentro e per il dolore aidimenticato com'ero col *** cappio asscirato al termosifone ed in ginocchio a polsi legati dietro la schiena. Clara rinvenne una prima volta verso le 11 totalmente inconsapevole di dove fosse. Solo dopo avermi fissato in modo atterrito per mezzo minuto ritornò in sè e rise imbarazzata a vedermi nella mia posizione ridicola e sconcia per la mia cintura di castità in evidenza:"Mh! Bene!-risatina-vado in bagno e torno". La vidi correre via e senti un lungo scroscio nel wc. Tornò mi slegò e liberò chiedendomi se avessi dormito. Risposi ovviamente di no e lei mi disse "ieri ero veramente devastata ed ho un mal di testa. Magari svestimi e poi vieni a dormire qui a fianco a me se vuoi". Provai a chiederle quanto avesse bevuto la sera prima ma non ricevetti risposta. Le tolsi le scarpe impazzendo dall'eccitazione nel vederle i piedini fantastici e odorosi delle scarpe nuove ormai calzate da oltre dodici ore. Non resistetti ai miei istinti feticisti inspirai profondamente dal naso attraverso le sue dita dei piedi e le stampai un grosso bacio in mezzo alla pianta del piede destro. Proseguì nello sfilarle la gonna e questa operazione richiese tempo non ricevendo alcun aiuto dal peso morto di mia moglie, la quale invece si attivò improvvisamente per la canottiera che si tolse autonomanente insieme al reggiseno, infilandosi poi sotto alle lenzuola. Era dunque sempre stata sveglia! Ed infatti: "ora dormiamo i piedi te li faccio baciare dopo. Non hai misterno tu?". Non ebbi più la forza di rispondere cercando di immaginare quale potesse essere la sua considerazione di me: l'uomo umiliato e cornuto che trae piacere dal baciare i piedi alla moglie infedele. E più mi sentivo umiliato più mi eccitavo e la cosa mi stupiva alquanto. Raccolsi i vestiti di Clara sulla sedia vicina al letto e portai devotamente le sue scarpe nella sua cabina armadio, grande quasi come una stanza. Non trascurai il piacere di annusare quelle scarpe nuove e di passare una rapida slinguata alla tomaia ancora calda della sua pella. La cintura di castità a quel punto iniziò a fare male e continuò a farne anche quando mi misi a letto a fianco a *** moglie, che desideravo e non potevo avere. E la cosa continuava ad eccitarmi ancora di più.Ci svegliammo poi verso le 15 e la giornata continuò con lei ciondolante tra letto e bagno, senza praticamente parlarmi. Io cercai di distrami con piccole faccende in arretrato in garage e guardando la tv, interrogandomi che cosa sarebbe capitato nei successivi giorni di mia penitenza, dal momento che erano passata appena 24 ore dall'applicazione della cintura che mi improgionava il membro. Continua
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